HOME

Home > Gesù MAESTRO > Articoli 2010 > Gli antagonisti

Gli antagonisti

Gesù sapeva sempre come rispondere alle obiezioni dei suoi antagonisti: spesso il suo pensiero più profondo emergeva proprio durante le sue risposte, sollecitate dai suoi antagonisti.

Egli aveva tanto chiari i suoi pensieri, e li aveva a disposizione in ogni situazione, perché “passava le notti in orazione di Dio”. La sua capacità di riflessione, unita alla sua preghiera, rendeva Gesù chiaro nella sua espressione, anche quando era sintetica.

I suoi avversari avevano sempre pronte le obiezioni, fino alla grande obiezione dell’assassinio. Ma non s’incontravano mai sullo stesso piano, nel quale Gesù parlava e rispondeva: erano incapaci di chiedersi innanzitutto che cosa Gesù veramente aveva detto e, cosa importantissima, come era arrivato alla verità che diceva. Erano presi emotivamente dai loro preconcetti, quindi dalla loro ignoranza, e quindi, da ignoranti, non riuscivano a ragionare.

Per ragionare correttamente è necessaria la pazienza e la libertà interiore davanti alla verità. Gesù era libero davanti alla verità, anche davanti a quella abissale verità, che era il proprio scoprirsi di essere Dio!

Posso comprendere l’enorme disagio di Gesù, che scopre la verità e l’annuncia, e poi  si trova davanti agli stupidi, che pretensiosi si oppongono alla sua verità senza averla capita.

Comprendo Gesù, anche per una certa flebile affinità con lui. Io vivo con un collega che di fronte ad ogni mia affermazione (di solito amo il silenzio e lunghe riflessioni), ha come immediata reazione una sua opposizione, senza accorgersi di quale è il mio livello. Per esempio, se io faccio un’affermazione che riguarda il 1° secolo, lui mi risponde con una situazione del 3° secolo. Gesù, mi sembra di comprenderti.

GCM 26.03.10  -  Pubblicato 14.06.10