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Amare come Gesù

Gesù, attraverso gli apostoli, ci dice: “Amatevi, come io ho amato voi”. Amarci “come” lui ci ama. E’ possibile?

Il suo amore è totale. Dopo la risurrezione, oggi, il suo amore è divinizzato. Il suo amore dovrebbe, quindi, trasformare il nostro amore, affinché noi possiamo amare “come” lui ci ama.

Entriamo nell’impossibile, e perciò nel divino, perché solo a Dio nulla è impossibile. L’amarci come lui ci ama, è un amarci più di quanto siamo capaci. O lui, con lo Spirito, potenzia il nostro amore, oppure siamo condannati a essergli disobbedienti per sempre, condannati a non poter essere suoi, nonostante il nostro anelito ad appartenergli.

Per grazia sua, a lui tutto è possibile. Davvero, non solo a parole. E’ possibile anche l’avverarsi in noi di ciò che lo Spirito Santo ci comunica attraverso la prima lettera di Giovanni: “Lui ha dato la vita per noi, e anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli”.

Dare la vita. Gesù ha dato la vita agli uomini, guarendoli, consolandoli, illuminandoli. Alla fine ha dato la vita sulla croce, secondo “la Scrittura” come ci ricorda Paolo.

A noi resta il primo compito: far vivere i fratelli, aiutandoli, confortandoli, nutrendoli, evangelizzandoli, e comunicando loro il perdono del Padre.

Amare “come” lui ci ha amati, non è giungere ad assumere l’intensità del suo amore, ma offrire l’intensità e la possibilità del nostro amore: offrirlo davvero, anche quando ci costa umiliazione e fatica.

Anche questo però è possibile, se chiediamo l’aiuto a chi è capace dell’impossibile.           

GCM 30.08.08