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Davanti al miracolo


Perché molti trovano difficile ammettere i miracoli di Gesù e la sua Risurrezione?

I comportamenti di Gesù esondano dalle nostre strettoie razionalistiche. Ciò che ognuno di noi reputa irrazionale, lo si dichiara dubbio, o, addirittura, inesistente. Molti dicono che l’agire di Gesù è contro la ragione, e sono così poco ragionevoli da non accorgersi che certi avvenimenti non sono contro la ragione (che non si sa dove sia accasata), bensì contro la loro ragione personale. Forse contro la ragione di chi si droga, o opprime il prossimo, o ruba con i guanti di camoscio.

Spesso chi esige di giudicare secondo ragione, cerca di imporre la propria ragione agli altri, commettendo l’irragionevole misfatto dell’oppressione, del non rispetto delle altre persone e del loro modo di pensare.

Ammettere semplicemente i miracoli di Gesù, ci rende liberi. Liberi soprattutto dalle ristrettezze e dalle limitazioni del loro concepire la realtà.

Questa libertà ci apre ad altri orizzonti. Si entra in un mondo infinito, dove tutto è possibile: che Dio si faccia uomo, che lo Spirito di Dio penetri in noi, che i peccati siano perdonati, che l’angoscia avrà un termine.

La libertà verso Gesù e la sua opera e i suoi fenomeni, ci alleggerisce. La sua libertà di uomo libero, diventa la nostra libertà, quella che ci permette di sublimare anche le nostre umiliazione i nostri patimenti.

Liberi con Gesù e in Gesù, diventiamo liberi dentro di noi e con gli altri. Liberi, come Gesù, di riconoscere il bene che compiono gli uni, e di spiattellare in faccia a chi ci imbroglia quel “sepolcri imbiancati” di Gesù stesso.

GCM 23.10.07