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Il Padre soffre

Spesso sento dire e leggo che, se Dio davvero ama, deve anche soffrire per amore.

Per certo l’uomo e la donna, che amano, soffrono dentro il loro amore. Però gli uomini che amano, non soffrono a causa del loro amore, ma a causa dell’egoismo, che si è infiltrato nel loro amore.

Infatti io soffro d’amore quando la persona che io amo, si eclissa o si sottrae al mio cosiddetto amore. In questa situazione non soffro perché amo, ma perché mi si è tolto l’oggetto d’amore, che io credevo di aver conquistato e posseduto.

Il pianto durante un funerale “cristiano” sgorga per la nostra perdita, non per il “guadagno” di vita eterna della persona trapassata. Questa è nella gioia definitiva. I cristiani vicini alle origini, banchettavano di gioia dopo i funerali.

In Dio non c’è egoismo, perciò non c’è sofferenza. La sua misericordia verso di noi, non zampilla da un cuore sofferente, ma da un amore che dona. Dio perdona per amore, non per egoismo.


Se Dio non soffre per amore, allora è un Padre insensibile? Anzi, è un Padre pieno di amore, che tutto assume nel suo Spirito, che è amore.

Nei Vangeli e nel nuovo testamento non si parla mai della sofferenza di Dio. Questa è un’invenzione letteraria dei nostri giorni, quando si è confuso il dolore dell’uomo Gesù, con la Persona del Padre.

L’emblema evangelico del Padre del figliol prodigo, è espressivo. Al ritorno del figlio non si trova neppure un cenno di rimprovero o di perdono, ma un’esplosione di festa. E’ amore.

GCM 30.09.06