P13 Mondo e Gesù

Il Figlio si sente sicuro e autorizzato solo dal Padre. Quel Padre che spesso aveva detto attraverso i profeti:”Lo giuro su me stesso”. Con il Figlio non può comportarsi diversamente. Il Figlio viene a portarci la gioia e la serenità della salvezza “nel nome del Padre”.

Questo  “ nel nome del Padre” segna il più grande contrasto nel mondo. Il nome del Padre è la stessa essenza di Dio, che Gesù getta sul piatto della bilancia.

Voi vi fate sicuri nel nome degli uomini; io nel nome del Padre.

Voi vi sentite sicuri se vi battono le mani, il vivo l’infinita certezza di chi ha creato cielo e terra.

Voi non cercate la gloria dall’unico Dio e siete condannati da voi stessi, perché la vostra gloria è basata sulla lettera di Mosè, mentre il suo pensiero approva solo ciò che viene da Dio. Perciò lo stesso Mosè non può approvare che me.

Questa opposizione tra la gloria donata dagli uomini e quella donata dal Padre, guida il giudizio non solo di Gesù, ma anche di tutti quelli che aderiscono a Lui.

Il disprezzo del mondo, del quale parlano i santi, e che troppi fraintendono,  non è disprezzo della terra, ma astensione dal seguire le norme dell’antidio. Antidio non è tanto il satana, ma l’uomo che si fa satana, quando pretende di ostacolare la volontà amorosa di Dio, esaltando il proprio egoismo.

L’antropocentrismo in opposizione al teocentrismo.

Quando prevalse una concezione monastica, allora si disse mondo tutto ciò che non era monastico, fino a indicare con l’esclusiva di “religioso” il monaco o il frate e mondano e secolare tutto ciò che era al di fuori del monastero o del convento.

Ma il “ mondo” di Giovanni era ben diverso dal “mondo” inteso dal monaco. L’opposizione è ben diversa.   

25.08.12