HOME

Home > Dio PADRE > Articoli 2010 > Piccole contraddizioni

Piccole contraddizioni

Alla mia età, io esco poco tra la gente: così risparmio suole e ginocchi. Però, quando esco, mi diletto nell’osservare ciò che accade attorno a me.

Non ho visto chi era, ma lui camminava dietro a me con lo stesso passo mio, ormai leggermente allentato, e conversava con un’altra persona.

“Anch’io faccio parte del partito dell’amore, contro l’odio. Gli altri sono infidi, rancorosi, talebani, ladri e ingiusti: non li posso tollerare, li combatterò sempre, se potessi, li eliminerei”.

Evidentemente e naturalmente ormai io tendo a comparare i fatti della vita con il Vangelo. Le affermazioni di quel signore alle mie spalle, mi richiamavano la preghiera del fariseo che elogiava se stesso e disprezzava gli altri, compreso quel pubblicano che pregava umile dietro le spalle del fariseo.

Poi il mio sfondo di ironia (il Signore me la perdona, tanto più che il Vangelo nota spesso l’ironia di Gesù) mi ha fatto sorridere: una persona che si dichiara appartenente al partito dell’amore e che dona agli altri improperi, disprezzo e desiderio di opprimerli. Evidentemente si tratta di un amore un po’ strano, sui generis, che non rientra nella mia categoria di amore, e - a quanto ricordo - neppure nella categoria elaborata dai vocabolari italiani.

Forse ormai sono troppo partigiano, troppo infettato di Vangelo, il quale all’amore attribuisce qualità meno zeppe di rancore verso l’eventuale offensore.

E’ anche vero, tuttavia, che il Vangelo è scritto da persone di parte. Da quelli cioè che ormai perduti dietro Gesù, si sono trovati davanti al Padre, dal quale proviene ogni dono perfetto.

GCM 13.03.10 - pubbl. 04.05.10