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Così in terra

Spesso ho udito affermare che la sostanza del cristianesimo è l’amore, il quale porrebbe in secondo piano, o addirittura sullo sfondo, ogni altro valore.

Però l’amore, pur in diverse variazioni, anima altre correnti, come il buddismo, l’Islam, l’induismo, le religioni etnologiche.

E’ pur vero che l’amore cristiano ha una inflessione speciale: “Amatevi, come io ho amato voi”: l’inflessione è Gesù. Oppure la sostanza che regge il cristianesimo è questa: “Il Padre”. La sostanza che Gesù vive è il Padre: “Io e il Padre siamo una cosa sola”. “Sono venuto in terra, per compiere la volontà del Padre”.

Trasferimento in terra, di quella “volontà” che è in cielo, come ricordiamo nel Padre nostro.

Qual è la volontà del Padre in cielo? Alcuni immaginano gli angeli che, sottomessi, obbediscono al comando di Dio. Però allora non si comprenderebbe la posizione degli “angeli ribelli” che si sono ribellati nel cielo, sottraendosi a Dio, come poi fecero Adamo ed Eva nel paradiso terrestre.

Però, se usciamo dai miti, in Dio volontà, amore, generazione si identificano, e perciò la volontà di Dio in cielo è il Figlio.

Perciò la stessa volontà di Dio in terra è il Figlio che si incarna. Nel Figlio incarnato siamo coinvolti tutti noi figli. Quindi la volontà di Dio in terra, è questa: essere tutti suoi figli, ed, essendo figli, abbiamo diritto al pane, al perdono, ad essere liberati dal male.

Ecco estesa la paternità di Dio su tutti, e noi, figli, proprio in quanto figli, manifestiamo il Padre nel frutto della sua paternità, noi figli, ossia volontà di Dio in terra. E’ bello restare in questa figliolanza di questo padre!

GCM 03.10.09