Ateismo

Molte persone si dichiarano atee. Probabilmente proprio allora cominciano ad essere credenti.

Atee di quale Dio?

Anch’io sono ateo del dio crudele, persecutore dei suoi sudditi, punitore senza appello, crudele uccisore di suo figlio. A parte il fatto che un Dio simile, creato dalla fantasia ammalata dei potenti che vogliono dominare con il terrore, non è mai esistito, e, in quanto Dio, non può esistere, Dio è totalmente altro.

Essere atei del Dio dominatore crudele è il primo passo per avvicinarci al Dio di Gesù Cristo: Dio mio e Dio vostro, Padre mio e Padre vostro.

L’ateismo è la ribellione del cuore verso un Dio cattivo, per sentirsi amato dal vero Dio. Un ateismo, contraffatto, può anche essere la ribellione non del cuore (in vista dell’amore) ma del ventre (in vista del piacere).

I cristiani dell’inizio erano tacciati di ateismo, perché rifiutavano quelle barzellette di Dio, che erano gli dei. Gli stessi pagani intelligenti si prendevano beffe degli dei della mitologia. L’ateismo dei cristiani, nostri antenati, era la loro fede in Gesù.

Ogni ateismo si dilegua, quando crediamo in quel Dio, che proprio per “rispettare” la sua essenza di Dio, deve essere Padre. Mentre tra gli uomini la paternità deve esser acquistata ( e gran parte dei maschi, anche avendo generato figli, non sono mai diventati padri), in Dio essa è naturale. L’ateismo è un’implicita od esplicita richiesta di paternità.

Gesù sa questo e ci viene incontro, come lui sa fare. Quando pregate non dite “Signore, Signore”, ma dite “Padre nostro”. Padre autentico, non come tanti nostri padri che conoscono solo il piacere al coito. Padre vero, ossia Dio.                                             

GCM 24.03.10  - Pubblicato 22.05.10