Felicità in DioSiamo tristi, quando ricordiamo i nostri errori e i nostri peccati. Se chi ci sta attorno, ci conosce e ci stima, se conoscesse davvero i nostri profondi sentimenti e i nostri peccati ci rimprovererebbe e perderebbe la stima che ci attribuisce. Fermarci sui nostri peccati passati, o perfino sulle nostre semplici topiche, ci rende tristi, inquieti su noi stessi. Ma ecco: Dio ci ha perdonato, anche, se occorre, tramite la confessione sacramentale. Dio ci ha regalato la sua giustizia, ci ha fatto essere giusti come lui è giusto. La nostra vita ha cambiato di segno. Quando guardiamo i nostri errori passati, entriamo nella festa del banchetto del figlio prodigo rientrato. Egli allontanò da noi le nostre colpe, come sta lontano l’occidente dall’oriente. Se vogliamo gustare oggi la gioia, dobbiamo passare, ancora una volta, attraverso il perdono regalatoci dal Padre, per sempre. La nostra gioia è la sua misericordia. La nostra tristezza umiliante, è il ricordo del peccato. La fede, per immetterci nella gioia, ci indica di credere totalmente al perdono del Padre. Dio ci ha resi giusti, perché ci ha trapassati con la sua giustizia, attraverso il perdono. Ho udito ieri, alla fine di un processo nel quale è stata inflitta a un reo una pena inferiore a quella che gli accusatori si aspettavano, ho udito dire: ” Questa è la giustizia umana, ma esiste la giustizia di Dio!”. Chi ha pronunciato questa frase, intendeva dire che la giustizia di Dio è più severa. Non capiva nulla. Dio giudica e dona misericordia, se l’uomo gliela chiede. Entrare nella giustizia di Dio, è entrare in ciò per cui Dio è giusto, ossia nel suo amore. Dio ci rende giusti, se lo vogliamo, e allora sprizza la nostra rinnovata felicità. GCM 15.07.09
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