L’unico Dio: è convinzione di fede per cristiani, ebrei, musulmani. Fede nel Dio uno e unico. E’ anche l’unica fede partecipata da tre nuclei religiosi differenti, e dentro di sé variegati in correnti spirituali diverse?

Se è fede nell’ “unico” deve essere o diventare l’unica fede, compartecipata. Perciò non è né logico, né lecito, tacciare come infedeli coloro che credono come noi. Non debbono essere infedeli per i musulmani né i cristiani, né gli ebrei. Come pure i cristiani non devono annoverare tra gli infedeli né i muslim né gli ebrei.

Quando la fede nell’unico Dio sarà convinta e vissuta, cesserà ogni sciocca e sciagurata ostilità tra cristiani, musulmani ed ebrei. Proprio movendo dall’unico Dio, la pace diventa possibile. L’ONU della pace, non sta altrove se non nella fede dei cuori e delle opere.

L’evangelizzazione del mondo, attraverso le fedi monoteistiche, può condurre il mondo a una visione distensiva e collaborante.

Sotto questo aspetto, il cristianesimo offre un apporto specifico. Siccome per noi cristiani l’unico Dio è il Padre, è ovvio e lampante che tutti gli uomini, a cominciare da Gesù in modo particolare, sono fratelli, poiché figli dell’unico Padre. Il mondo quindi è famiglia.

Anche il progresso nella scoperta di Dio, dovuta alla sua autorivelazione, ci conduce a “restringere” la visione del mondo alle misure di una famiglia, per quanto smisurata.

Dal Dio grande e spaventoso, onnipotente signore e giudice, la fede è passata al Dio signore e protettore di Israele, Dio provvido, fino al Dio Padre di Gesù. Padre, perciò famiglia, calore, affetto, confidenza, amore.

GCM 28.08.05