Confidare

Quante volte nella mia bocca scorrono i versi dei salmi, nei quali si riversano accenti di confidenza in Dio! Fiducia in colui che protegge i giusti e li fa risalire dal male che viene loro inferto.

E poi mi si presenta il mistero della croce! Come tu, Padre, hai protetto colui che ami più di tutti? Perché la sua morte? Come ti sei comportato? Posso fidarmi totalmente di te?

Invece proprio la morte di Gesù è l’emblema più icastico della tua protezione. La morte di Gesù, ci fa sperare sopra ogni speranza. Infatti la croce è il peggiore dei mali. Anche quando incontriamo il peggiore dei tormenti, tu intervieni con la protezione della risurrezione.

Morte e risurrezione di Gesù è il caso limite ed emblematico della tua protezione, proprio quando si crede che tutto sia oscurato dalla disperazione.

Ogni giorno viviamo le nostre morti e le nostre risurrezioni. Lo stile della tua protezione, la modalità del tuo intervento di Padre, è il far risorgere.

Fidarmi di te è fidarmi della tua potenza amorosa di risurretore. Fiducia nel Dio, che suscita e che consola.

La mia salute e i miei vicini, la gerarchia o le violenze politiche, tutto può opporsi al mio bisogno di vita e di libertà: la vita umana non è umana, se non è libera. Le minacce e gli assalti si susseguono, ma resti tu il risurretore. La fiducia allora si accende, e la dolcezza di potermi abbandonare a te, si inocula nel mio cuore e nella mia carne.

La morte di Gesù mi dà fiducia. Non solo perché essa fa parte della mia salvezza, ma di più: essa è sicurezza di risurrezione.

GCM 09.06.05