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Lui con noi!

01.06.12

La nostra riflessione con Dio muove dal suo amore. Giovanni scrive: “Questo è l’amore: Dio ci ha amati per primo”.

Ci ama, perché ci vuole partecipi della sua indescrivibile gioia, per sempre.

Ci ama, perché partecipa a noi lo splendore della sua esistenza: la libertà. In lui, infinito, la libertà è totale, e perciò è unita profondamente al bene, alla bontà, alla misericordia.

Ci ama, perché al valore del crearci ha aggiunto il valore impensabile del santificarci in Gesù, divenuto Dio-Uomo.

Ci ama, fino ad aver sopportato l’atroce morte di suo Figlio, per noi.

Ci ama, e ci vuole con sé, per godere con noi e per noi, eternamente.
Insomma Dio è Amore.

Noi uomini, dotati di libertà per godere, in essa, il bene di Dio, purtroppo, avendo una libertà finita (dono grande, ma non illimitato), talvolta usiamo male la libertà.

Vedendoci in pericolo di perdere il contatto con lui, il Padre ha incaricato il Figlio uomo di riallacciare il contatto iniziale con lui, creatore.

Egli fa di tutto per non perderci, ora e sempre. Ma la nostra stupidaggine ci fa peccare: priviamo noi di lui, e anche lui si sente privo di noi.

E, alla fine della nostra vita, ci troveremo dove l’uso della nostra libertà ci ha condotto. Ossia nelle sue mani, se la nostra libertà l’avremo usata per vivere con lui, nella sua dolce volontà. Lontani da lui, non avendo raggiunto lo scopo per cui siamo stati creati liberi, lo scopo di essere per sempre con lui. Patiremo per il fallimento nostro, se non ci troveremo “nelle sue voluntati”, come dice S. Francesco.

Noi soffriremo. Però poche volte ci fermiamo a considerare come “soffrirà” il Padre, non potendo abbracciarci per sempre!

GCM 24.12.11