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Giungere al Padre

Dagli islamici ci divide la religione o la fede?

Senz’altro ci divide la religione. Due culti, due morali, due teologie, due tradizioni. Ma anche la fede?

La fede nell’unico vero Dio è la stessa. La fede radicale, l’affidamento all’unico Dio, pur diversamente modulata, è la base del nostro e del loro credere. Il “come” credere non è un fatto sociale, ma personale, che è difficile descrivere sia nei cristiani (chi non ricorda la fede di Lutero?), sia nei muslim. Però il punto di arrivo della fede personale è lo stesso Dio.

La difficoltà e la differenza stanno nell’umano modo di rappresentare Dio. La direzione del credere è unica, il credere è diverso, perché diversa è la rappresentazione di Dio a cui tende la fede.

Dio unisce, l’idea su Dio tende a disunirci. Possiamo essere dinamicamente vicini, ma separati nel cammino.

La fede può essere affine, ma non è la medesima. Uniti, grazie a Dio, nel credere, non ancora uniti nella rappresentazione di Dio.

In aiuto ai cristiani, perché non si smarrissero dietro false filosofie o deliri di dottrine - come si esprime Paolo - è venuto Dio, comunicando la verità su se stesso attraverso i profeti e in particolare attraverso Gesù, che se ne intendeva di Dio, essendo Dio lui stesso.

Sono molte le vie che si indirizzano e si spingono verso Dio, però in un modo o nell’altro, esse devono confluire il Gesù, unica via che conduce al Padre.

Come possono confluire in Gesù? Gesù solo lo sa. Nella nostra mente, alcune vie sono già tracciate, come il fatto che l’Islam, al suo inizio, era considerato semplicemente un’eresia cristiana.

GCM 24.09.11, pubblicato 24.02.12