Dispiaciuto guarisce

Il nostro peccare offende Dio, o l’addolora?

Diamo per scontato che offendere o addolorare Dio, è un nostro modo di esprimerci per dire a noi qualche scheggia della realtà di Dio.

Eppure Gesù ha insistito sulla realtà che il Padre ci ama. E noi stentiamo a educarci nel rivolgerci a Dio, come nostro amante. Non ci hanno educatti aprendere ogni nostra mossa dall’amore di Dio, anche perché ai nostri genitori e ai nostri cosiddetti educatori religiosi, tornava più comodo sottomettere noi, piccini, ai loro progetti, attraverso le minacce invece che attraverso un paziente amore.

Sottomessi con terrore, il terrore diventò strumento facile (per loro!) per incutere paura davanti alle minacce di Dio, supportate da un inferno, caldissimo ed eterno.

Sennonché Dio non può essere offeso da noi, perché viviamo a un livello molto inferiore a quello di Dio. peccando offendiamo noi stessi, umiliandoci e declassandoci a sottouomini.

Questa auto offesa nostra non ho un rapporto con Dio? Sì, ha un rapporto. Infatti un figlio che si ferisce, offende se stesso, e contemporaneamente suscita dispiacere alla madre. Che desidera figli sani.

Possiamo forse dire, meno inesattamente, che, dal nostro peccare, Dio non è offeso, ma dispiaciuto. Dispiaciuto sulla base del suo amore. forse immensamente dispiaciuto, perché immenso è il so amore.

Per il peccato, Dio è così addolorato, che vuol intervenire per guarirci. Interviene in Gesù, guaritore. È forse per caso, che Gesù, guarisce molti malati fisici e psichici? O non è piuttosto un segno costatabile della sua opera guaritrice, in ogni settore della vita umana. Tanto più che per lui è egualmente dire: “Ti sono perdonati i tuoi peccati, e alzati dalla branda e va’ a casa tua!”.

GCM 24.12.2011, pubblicato 09.01.12