Perdono

Amore e perdono, oppure perdono e amore?

L’amore precede il perdono, o l’amore segue il perdono. Da Dio prima dobbiamo essere perdonati per poi essere amati? Oppure perché già ci ama, egli perdona?

Siamo stati educati a ricorrere alla confessione (perdono) per poi accedere alla comunione (amore). Eppure dall’Eucarestia nascono i sacramenti tutti.

Riusciamo a sentirci peccatori, quando scopriamo l’amore del Padre per noi. Lo splendore della sua bontà illumina le entragne tenebrose della nostra malizia, le scova per purificarle. Piangiamo davvero il male perpetrato, quando siamo stati colpiti dall’amore.

Di misericordia abbiamo immenso bisogno. Gesù “ebbe compassione” nota frequentemente il Vangelo. Nella mia vita ho avuto bisogno ed ho bisogno di vagoni di misericordia.

La misericordia radica nell’amore. Dio ci ha creati nell’amore trinitario che agisce, e per amore siamo creati noi. Creati limitati e deboli, necessariamente. Gli uomini forti perfino la mitologia li ha enumerati tra gli eroi: mezzo uomini e mezzo esseri superiori, quindi non più uomini, sebbene nella prassi sono poveri uomini, tanto poveri di intelligenza e di cuore da ammazzare gli uomini.

Da uomini autentici, limitati ed erranti, abbisogniamo di compassione, di riedizione continua del perdono. E ritorniamo all’assunto iniziale: amore e perdono?

Nella nostra esperienza, sappiamo che per noi riesce più facile perdonare chi amiamo (e ci ama). Dio, Amore infinito impensabile, ci ama e perciò ci perdona. Sicuri del perdono di Dio, che ama, comprendiamo quanta poca capacità di amare abbiamo, quando non perdoniamo.

GCM 14.01.10