HOME

Home > Dio MISTERO > Articoli 2009 > Madre di Dio

Madre di Dio

Il giorno ottavo dopo il Natale, ci si raduna per ricordare e celebrare Maria, Madre di Dio.

Il titolo di Madre di Dio, ci costerna. L’unione di due termini distanti in modo impossibile. Dio l’immenso, il di fuori del tempo e di ogni nostra capacità di misurazione. Maria, una ragazza di un borgo sconosciuto di Galilea. Una ragazza di una misura infinitesimale, madre di un Dio infinito.

Per quanto i teologi cristiani, soprattutto quelli delle chiese orientali, per quanto i concili cristiani, i Papi e i preti hanno cercato di descrivere la maternità divina di Maria, noi restiamo sempre all’oscuro, per quel che riguarda questa unione del piccolissimo con il fuori di ogni misura.

Madre di Dio. Odo ripetere decine di volte questo titolo, durante le Ave Maria, ma chi lo dice non vi si inciampa sopra.
Per lui  è cosa ovvia, scontata, che non suscita problema.

Noi sbalorditi e costernati. Maria, ai suoi tempi, non era meno sbalordita di noi, e lei stessa doveva chiedersi chi veramente ella era.

Ci aiuta il testo evangelico di Luca, là dove narra dei pastori che visitano Gesù neonato.

Tutti si meravigliarono, recita il testo. Perciò non siamo noi soli i disorientati.

I pastori raccontarono eventi: noi possiamo solo raccontare la nostra fede, che afferma Maria essere Madre di Dio.

La lezione davanti al mistero di Maria Madre di Dio ci viene proprio da Maria. Ella custodiva le cose nel cuore. Non le rifiutava o oscurava (come fanno giovani e adulti), ma le teneva dentro. Ossia lentamente si familiarizzava con il proprio mistero. Familiarizzarsi al mistero!

GCM 01.01.09