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Il Dio umile


Non ci siamo ancora accorti che Dio non ha bisogno di incensi, ma di cuori che pregano e confidano.

Se la vera lode di Dio, cioè la sua gloria, è l’uomo vivente, allora la gloria di Dio risiede nella piccolezza dell’uomo. Perciò Dio si incarna. Perciò si dono agli umili, e respinge gli orgogliosi.

Dio è grande. Ma la sua grandezza non sta dove la collochiamo noi, ma dove Egli si colloca. perché deve accadere sulla terra, ciò che accade nei cieli.

La Trinità è il luogo dell’umiltà. Nessuno è più grande dell’altro, perché ognuno dei tre, è Dio! La grandezza di Dio è la Trinità. La Trinità è il luogo del dono tra eguali. Uguali: nella Trinità non esiste la superiorità di una Persona sull’altra, altrimenti non avremmo la Trinità dell’unico Dio, ma la presenza del politeismo.

Riconoscere Dio per ciò che Egli è, è davvero onorarlo. Dio è perfetto, non abbisogna di lodi supplementari per essere grande.

Quando Maria riconosce grande il Signore, ne dichiara il motivo: ha guardato l’umiltà, a questa umiltà si è donato fino a diventare figlio della donna umile.

Proprio quando ammiriamo l’umiltà di Dio, scopriamo la sua infinita grandezza d’amore, e il nostro cuore si strugge nell’infinito di una contemplazione che non patisce limiti.

Nella contemplazione gioiosa dell’umiltà di Dio, cadono dentro di noi le pretensioni, le angustie del nostro orgoglio, la stupidità del cercare di avere sempre ragione.

Nella contemplazione del Dio umile, il nostro cuore si dilata di dolcezza.

GCM 27.04.08