Frenesia di Dio
L’illuminismo, tra i meriti, annovera anche quello di aver stimolato la ricerca biblica.
Il
limite intrinseco di molti illuministi consiste proprio nella pretesa
di illuminare tutto lo spessore dell’esistenza. Il “tutto” umano, è
contenuto dentro il limite umano. Perfino la rivelazione di Dio,
l’illuminismo ha preteso di chiuderla nelle strettoie della mente
umana. E quella parte della rivelazione che non entrava nei limiti
umani (ed era la maggior parte) veniva trascurata oppure negata e
ostacolata.
Sotto questo riguardo, oggi l’illuminismo, di destra
o di sinistra, continua l’opera nefasta della potatura, rendendo gli
occidentali sempre più orfani e sempre più arroganti.
La
rivelazione di Dio sembra ferire i limiti umani, per penetrare dentro
la limitatezza umana, fermentarla, farla montare e farla zampillare
verso la vita eterna.
Ma pochi accettano questa dolce ferita e
si lasciano trasportare nel seno del Padre. Senza Padre, fermenta la
disperazione, s’allarga il disorientamento.
Gli orfani si
credono grandi, soltanto perché uccidono il Padre. Si credono già
arrivati, solamente perché non hanno nessuna meta, o si creano mete a
portata di mano, che, raggiunte, si sgonfiano tra le dita.
La
rivelazione di Dio è invasiva: chi pretende di tenerla ai margini della
propria vita per timore di esserne pervaso, non potrà conoscere la
dolcezza della sua presenza e della sua opera.
Io posso anche
gustare lo spettacolo di persone che danzano. Ma se non mi lascio
trasportare dalla danza, non ne gusto la frenesia.
GCM 05.04.06
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