HOME

Home > DIO SPIRITO SANTO > Articoli 2011 > L’assicurazione certa

L’assicurazione certa

          Circolano, emesse dalle società di assicurazioni, le assicurazioni sulla vita. Sono prudenze per riparare i danni fisici che possono accadere alle persone. Certamente colui che firma un’assicurazione sulla vita, non sarà lui a godere il premio, qualora perdesse la vita.
           E’ una sicurezza senza lieto fine per chi firma il contratto. Non è una polizza, che lo dispensa o lo difende dal morire.
            Esiste un’assicurazione più importante, che si stipula per le parole: “questo pane (o:  questo calice) ci conservi per la vita eterna”. Questa è una polizza che assicura la vita eterna e che lo stesso contraente godrà.
            Assicurazione sulla vita eterna, stipulata da Dio e dall’uomo, nel patto dell’Eucarestia. Esso si basa sulla promessa di Gesù, il quale assicura (di nuovo un’assicurazione!) che colui che mangia la sua carne e beve il suo sangue avrà la vita eterna e Gesù lo risusciterà nell’ultimo giorno.
             Non sono molti quelli che pensano seriamente all’ultimo giorno così da mettersi al riparo per esso.
              Il sorriso della speranza del credente, è influenzato dalla certezza dell’esito positivo, trionfale della sua vita, che “naturalmente” sfocia nella vita eterna dopo il noioso eppure provvidenziale passaggio della morte.
              La nostra speranza è attesa di un evento certo: l’abbraccio con il Padre. La speranza umana è desiderio che qualcosa di positivo possa accadere. Questa è incerta e aleatoria, quella è sicura e gioiosa.
               L’unica condizione per stipulare la polizza della vita eterna, è mangiare la sua carne (di Gesù) e bere il suo sangue. Purtroppo molti fanno gli schifiltosi, proprio come gli ebrei quando udirono le parole di Gesù, ed evitano l’Eucarestia!

GCM 15.02.11. pubblicato 31.05.11