L’oggetto della fedeLa fede è specificata dal suo oggetto. La fede del bambino nella madre, è specificata e prende le qualità , che sono stimolate dall’atteggiamento della madre: una fede tenera in una madre dolce e accogliente, una fede timorosa in una madre severa. Nell’adulto la fede è sempre specificata dall’oggetto. La mia fede, implicita o cosciente, nel mio pizzicagnolo, è molto diversa dalla mia fede nel medico che diagnostica e cura la mia malattia. Tant’è vero, che mi impaurisce molto meno un pizzicagnolo incapace che un medico incapace, o un vescovo incapace. Quando l’oggetto della mia fede è Gesù o il Dio di Gesù e nostro, la fede è fortemente specificata dall’oggetto profondo, in cui io credo. Se l’oggetto specifica la mia fede, se il comportamento dell’oggetto desta in me la qualità della fede, Dio stesso specifica la mia fede, la dirige, la potenzia. L’oggetto di fede Dio, è infinito. Come lo posso raggiungere per trovare la nuova qualità della mia fede? Come influisce Dio su questa qualità? La scienza non è, e non sarà mai, in grado di scoprire “come” Dio specifichi la mia fede, sebbene il “come” sia il livello della scienza. Neppure filosofia e teologia possono arrivare a spiegare questo “come”. Soltanto la fede, rischiarata dalla rivelazione, può scoprire il “come” di se stessa. La fede in Dio è specificata dallo Spirito di Dio, da quella relazione arcana e reale, che unisce Dio all’uomo. Gesù fu concepito da Spirito Santo, e avemmo così l’unione Uomo-Dio, il prototipo di ogni rapporto dell’uomo con Dio. GCM 05.07.09
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