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Uccidere i carismi

Dalle personalità alla meccanicità, è un passaggio a ritroso.

Le persone si conoscono e si incontrano. Se l’incontro si meccanicizza, istituzionalizzandosi, vi è un regresso. Questo si nota agli inizi degli ordini religiosi. La persona carismatica attira, e poi le leggi appiattiscono.

Ci si dimentica che l’inizio della Chiesa si forma attorno alla persona altamente carismatica di Gesù. Poi si istituzionalizza, perdendo il carisma e i carismi. I carismi riaffiorano con  Pacomio, Benedetto, Francesco, Ignazio di Loyola.

Persone carismatiche esistono ancora nella Chiesa, perché lo Spirito opera. Piccoli carismi o grandi carismi.

Anche la direzione spirituale o il confessore stabile sono carismi. Le persone che scelgono un direttore spirituale, sono attratte dal suo carisma.

Il carisma si estende in ogni azione della persona. Il direttore spirituale ha lo stesso carisma anche quando celebra la messa. Non è difficile ricordare il P.Pio.

Si sa che contro il carisma si levano molti ostacoli. La regolazione dei carismi, che continuano ad essere doni dello Spirito, si trasforma quasi sempre fatalmente in opposizione ai carismi. Si instaura così la ostilità degli amanti delle leggi, contro la gioia dei carismi.

Nascono molte leggi, dalle più semplici alle più ardite per zittire lo Spirito che si manifesta nei carismi, e - secondo Paolo - non per mezzo della legge.

E il carismatico diventa un perseguitato dal buon senso o dal diritto canonico, o dalle Costituzioni di un Ordine.

Alla fine non si ama la luce e la freschezza, per esaltare il freddo e la bassezza.

GCM 31.05.06