Il cuore sveglio
Se Gesù dorme, è un buon segno. La tempesta è scatenata, Gesù dorme. La fede in Gesù che dorme, durante la tempesta.
“Perché aver paura, uomini di poca fede?”.
E’ tutto al contrario di come la pensiamo noi. Se noi siamo agitati, pretendiamo che anche lui sia agitato.
Viene il momento che Gesù è agitato, sofferente fino a morire ... e per contrario i suoi apostoli dormono! Gethsemani.
Situazioni
capovolte. Eppure Gesù resta Gesù. Nel caso che dorma, o nel caso che
sia agitato, egli salva l’umanità tutta. Rimprovera i discepoli che lo
svegliano, e rimprovera i discepoli affinché veglino. Tra lui e i
discepoli si apre uno scarto nel modo di percepire la situazione
presente.
L’importante per lui e per loro è che tutti credano.
Lui che si fida del Padre. I suoi che si fidino di lui, proprio mentre
sta dormendo.
Troppo spesso mi sono lamentato del sonno di Gesù. Ma Lui è sempre con il Padre. “Io dormo, ma il mio cuore veglia!”.
Restare
con il Padre. Restiamo con il Padre non soltanto quando ci ricordiamo
di esprimere il nostro “atto di fede”, ma sempre, se il nostro cuore si
è donato definitivamente al Padre.
Gesù rimprovera gli apostoli,
che si disperano durante la tempesta, perché il loro cuore non si era
ancora abbandonato al Padre, perché non avevano ancora sperimentato che
chi vede Gesù vede il Padre.
Tu dormi, Gesù, eppure il tuo cuore
veglia su di noi. Questa sicurezza ci rende attivi, ma non preoccupati
durante l’uragano. Non disperati se camminiamo nel buio.
Come il tuo cuore veglia su di noi, così sempre il nostro cuore vegli con te.
GCM 04.07.06
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