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Paura

Non temete, sono io! Parola di Dio!

Gesù rincuora i suoi, spaventati perché credevano di intravedere un fantasma. Gesù li solleva dalla paura, trasportandoli dalla fantasia alla realtà. In quell’occasione la realtà era straordinaria: un uomo più leggero dell’acqua, tanto che vi cammina sopra.

Due sono i motivi per non temere: la realtà, e Gesù reale.

Spesso uno sguardo alla realtà fuga i nostri timori. Però quella paura profonda e continua, che si inocula nella nostra esistenza, l’angoscia esistenziale, non si affronta e non si supera, se non con Gesù.

Le paure sono il pane quotidiano della nostra vita. Alcune paure ci salvano, altre ci nuocciono. La paura del temporale ci salva, perché ci fa correre al riparo. La paura di combinare una figura canina, ci nuoce perché restringe il campo del nostro agire.

La paura è compagna della nostra vita ed è un aiuto allo stesso vivere, se l’accettiamo e la sfruttiamo a nostro vantaggio. Paura, componente della nostra sicurezza e della nostra crescita. Viene da sorridere sugli eroi, presentati dai testi laudativi di storia: eroe senza macchia e senza paura! E poi, per paura di far brutta figura o di essere fucilato (come spesso accadeva nella prima guerra mondiale) si butta disperatamente in avanti, è ucciso, diventa un eroe.

Per grazia di Dio, noi non siamo eroi e godiamo ancora la vita. Una vita che ha sempre presenti Dio e la paura.

Non temete, sono io! E’ quanto il Padre continua a dirci di fronte alle nostre paure di perderci nel nulla o di sentirci un nulla. Nelle nostre paure quotidiane, il Padre ci rammenta la sua presenza quotidiana, affinché riusciamo ancora a remare per raggiungere il suo porto.

GCM  02.09.11, pubblicato 10.01.12