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Lectio divina comunitaria

Lectio divina: un’immersione nelle parole profetiche della nostra Scrittura. Entrare nella Scrittura per farla entrare in noi. Accettare e comprendere le parole di Dio, che ci raggiungono attraverso i profeti (apice dei quali è Gesù, non Maometto, naturalmente), per esserne sopraffatti felicemente, e scioglierci in queste parole fino a raggiungere, attraverso di esse, l’amore di Dio che si comunica.

Dio, nella sua sublime semplicità, non dice parole senza dire e offrire se stesso. Anche in sé, il Padre non dice soltanto il Verbo, ma, dicendolo, è tutto nel Verbo.

Dio parlando non parla solamente, ma si dona. La lectio divina è un dolce depistaggio della presenza di Dio, del suo Amore, della sua provvidenza per noi.

L’amore della ricerca per comprendere meglio ciò che Lui ha detto, è il primo passo del nostro amore, che desidera raggiungere l’intimità di Dio.

Lectio divina: incontrare Dio. La lectio è, per struttura, comunitaria. Quindi non solamente incontrare Dio in Gesù, ma assieme incontrarci in Dio e con Dio. L’altro che legge Dio con noi, aumenta la temperie dell’incontro e amplia la capacità dell’ascolto e della comprensione. L’altro è compartecipe del dono di Dio, lo mostra oltre il mio orizzonte, e in modo più profondo delle mie capacità. Nella lectio comunitaria è moltiplicata la mia accettazione del Verbo, grazie alla sfaccettatura delle diverse sensibilità. Nella lectio cresce la comunità, il suo spirito di coesione.

Se io posso donare qualche cosa nel leggere la parola di Dio, questo avviene non davanti ad altri, ma con altri, perché lo Spirito è lo stesso in tutti, il Padre è di tutti, e il Cristo che ci parla è dono universale.

GCM 06.03.12