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Parola viva

Ogni volta che noi, comunità redenta da Gesù e amata dal Padre, ci immergiamo nella proclamazione e nell’ascolto della Sacra Scrittura, il Padre ci sta parlando. La Scrittura cresce mentre è riletta e riproclamata. Noi, leggendo la Scrittura, la facciamo crescere.

La Bibbia non è un libro scritto e fissato nel lontano passato, come è ritenuto il Corano e come per non pochi ebrei e cristiani è ritenuto l’Antico Testamento. La Bibbia invece è un libro vivo, capace di crescere nel tempo, come cresce l’umanità. Soprattutto capace di trasmettere una persona, con la quale serrare un contatto vitale. La Sacra Scrittura è non solo un libro, ma una persona viva che ci parla, e, parlandoci, ci influisce con lo Spirito.

Quando leggiamo il Vangelo, Dio si presenta a noi, rinnova il suo dono d’Amore, sempre vivo ed efficace.

Da qui nasce un atteggiamento in chi legge la Scrittura, e -dopo - in chi la deve proclamare alla famiglia di Dio.

La lettura di anche una sola frase del Vangelo, deve essere compiuta con il cuore aperto allo Spirito. Apocalisse: ascolta ciò che Dio dice alle chiese.

Spesso la ricerca soffoca la pietà. Quando cerchiamo una frase della Scrittura per i nostri studi, nella fretta ci sfugge la presenza dello Spirito, costantemente contenuta nella Scrittura. Non ci accorgiamo che lì lo Spirito ci attendeva per parlarci.
La Scrittura è un dono per il cuore, prima di essere un oggetto dell’esegesi o della scienza teologica. Ed è un dono non sporadico, ma sempre presente.

Perciò è bello lasciarci prendere e attraversare dalla Parola.

Il cuore deve essere aperto soprattutto quando assumiamo l’incarico di proclamare la Scrittura durante il raduno eucaristico, il raduno per il ringraziamento.

Essere attraversati dalla Parola di Dio, che entra in noi per uscire, dopo l’attraversamento del cuore, attraverso la nostra bocca e diventare cibo di Dio per chi ci ascolta. Allora ecco la gioia e la trepidazione: gioia per essere collaboratori di Gesù, trepidazione per manifestare e comunicare Gesù in modo autentico.

GCM 18.06.07