HOME

Home > Chiesa VANGELO > Articoli 2008 > La Bibbia ci legge

La Bibbia ci legge

        Leggere la Bibbia soltanto, spesso rimane un esercizio di lettura, nel quale crediamo di capire...forse solo le frasi, come si fa con la analisi grammaticale e quella logica. Certamente nostro Padre non ci ha regalato la sua parola, perché serva da testo di lettura per le elementari. Egli non ha scomodato fior fiore di Profeti e neppure suo Figlio, per farci compiere esercizi di lettura.

        Fino a che  l’accostamento alla Bibbia non arriva al punto che la Bibbia ci legge, ci inquieta e ci illumina, la Bibbia rimane estranea a noi.

        La Bibbia è veramente Parola di Dio, che ci conduce a Lui. Fino a che la lettura della Bibbia non ci fa pronunciare “tu”, il tu del dialogo e della presenza, restiamo fuori dal circuito della rivelazione, che deve crescere in noi, mentre leggiamo la Parola di Dio.

        Leggere la Bibbia è, prima di tutto, pregare, per metterci nel giusto atteggiamento alla presenza e alla luce di Dio.

        Pregare e attendere che la Bibbia ci parli, che a ogni passata di lettura, ci aiuti a scoprire ciò che prima non avevamo mai visto. La Parola di Dio è sempre carica di novità: novità per l’esperienza della Chiesa, e, nella Chiesa, novità per l’esperienza della nostra vita.

        Dio, per chi si accosta a lui, è sempre nuovo. Nel Vangelo notiamo questa continua novità. Il tormentare amorevolmente e pazientemente il testo del Vangelo, sprigiona da esso sempre qualche scintilla di luce. Lo sperimentava Francesco d’Assisi, che ricorreva al testo evangelico, per risolvere i nuovi problemi che la sua inedita esperienza gli presentava.

        La novità di vita, di cui parla Paolo, non si arresta al battesimo, ma, essendo vita, cammina e si palesa ogni giorno.

        GCM 01.09.07