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Catechismo e Bibbia

    Da piccoli, ci hanno insegnato il catechismo. Ricordavamo il catechismo, spesso ripetendo formule complicate e, per noi bambini, incomprensibili. non ricordavamo del Vangelo, se non qualche frase. Spesso nel parlare delle nostre mamme erano più presenti gli apocrifi che non il Vangelo.
Purtroppo il catechismo soffocava il Vangelo.

    Purtroppo è il destino di ogni catechismo quello di soffocare, non raramente, il Vangelo. Al posto del libbricino prezioso che è il Vangelo, mettiamo in mano  (se le mani lo accettano) il volume, più o meno corposo, del catechismo.

    Allora aboliamo i catechismi? Per nulla. Il catechismo è un’ottima occasione per confrontarlo con il Vangelo.

    E’ necessario familiarizzarci con il Vangelo, fino a riconoscere ciò che del Vangelo è passato nel catechismo, ciò che del Vangelo il catechismo commenta, e ciò che è indifferente al Vangelo.

    La supremazia del catechismo, come della teologia, sul Vangelo, non permette di amare e Vangelo e catechismo.

    E’ necessario riabituarci al grande respiro del Vangelo, per inondare di Vangelo ogni realtà, per saper distinguere l’aria pura dall’aria mefitica, che non raramente si infiltra anche nelle nostre convinzioni religiose e nelle nostre devozioni.

    Non è necessario affermare che ci guida la “sola Scrittura”. Anzi: l’Amore di Dio permea la grande tradizione della Chiesa, che si sposa al Vangelo. Però il pericolo che si nasconde nel “solo catechismo” (inclusi i catechismi dei riformati) è ben più deleterio. Purtroppo alcuni decenni or sono, avevano posto nelle nostre mani innocenti solo il catechismo di Pio X e il libretto di preghiere. La Sacra Scrittura ce la facevano guardare con sospetto. Era già molto se la Scrittura veniva accostata nei pochi brani di Bibbia entrati nella liturgia domenicale. Quanto tempo perso!
    Gli islamici hanno in mano il Corano fin da bambini.

    Riempirci di Parola di Dio ci purifica, ci rinforza, ci illumina, ci beatifica.

    GCM 16.06.07