Puliti dal Vangelo
Nei primi tempi della cristianità, che si
strutturava in chiesa, il perdono dei peccati era una necessità molto
sentita, come era molto sentito il senso del peccato. Del peccato
autentico, non dei difetti e delle mancanze, scambiati per peccato.
In
quei tempi la disciplina sacramentale per l’assoluzione del peccato,
era molto lontana dall’essere ben definita e strutturata. Esistevano
però varie indicazioni per la cancellazione del peccato: digiuni,
elemosine, ecc.
Anche l’accesso alla Parola di Dio, era indicato come mezzo per risarcire dal peccato.
Gesù
stesso, che aveva definito il peccato come mancanza di fede in lui,
aveva detto agli apostoli che erano stati purificati dalla Parola.
Purificati perché credendo alla Parola di Gesù, credevano di
conseguenza in Gesù.
La Parola di Dio purifica. Essa non esclude un “sacramento” specifico, però possiede in sé una dinamica purificante.
Immergerci nel Vangelo dovrebbe lasciarci leggeri e con la freschezza di un incontro con l’amore di Dio.
Ci
sono delle persone turbate per le proprie mancanze, anche perché le
ricadute sono frequenti. Quanti difetti, che le persone credono essere
al confine con il peccato! Se queste stesse persone fossero più
abituate all’incontro con la parola di Dio, troverebbero rimedio al
loro turbamento e, soprattutto, luce nuova per il cammino. Un cammino
spedito, perché Lui è “luce ai nostri passi” guida nella serenità.
GCM 26.05.06
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