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Fieri della messa

25.03.12

Il concilio (purtoppo da noi poco conosciuto, sebbene esso sia lo Spirito che risponde alle nuove esigenze dell'uomo sempre itinerante) ci dice che, quando ci raduniamo per la messa, non solo Gesù è presente in noi,  ma anche noi siamo "la presenza di Gesù ".

Già come credenti in Dio, noi siamo riempiti di Dio, dentro e fuori. Proprio come una spugna in un catino. Dio ci penetra e Dio ci circonda. S. Agostino ci avverte che Dio è nel profondo di noi (interior intimo) e  sopra  di noi (superior summo nostro).

Nella Messa si avvera una sottolineatura particolare: noi presenza di Gesù, noi in Dio Gesù presente. Senza la nostra presenza non si avrebbe messa perchè mancherebbe un coefficiente della presenza di Gesù, che si articola nella parola proclamata, nel pane e nel vino santificati, nel sacerdote e nei fedeli tutti.

Questa percezione di essere presenza di Gesù si è disgraziatamente affievolita, tanto da essere o dimenticata, o vissuta soltanto formalmente (lo sappiamo, embè? ), o rifiutata.

Quindi si comprende la "condanna" legislativa di “assistere" (non purtroppo essere protagonisti!) alla santa messa, a quella messa che, pur essendo notata come “sacrificio di Cristo", per molti è diventato un sacrificio triste della Domenica.

Se fossimo convinti di essere Cristo presente, sentiremmo la fierezza di essere presenti alla messa. Fieri, forse orgogliosi di essere il Gesù presente nel mondo. Fieri della messa! .

Purtroppo certe corse ad ostacoli tra prete e presenti nel bruciare celermente la messa, non esprimono la coscienza di una fierezza nell'esserci!

Lasciamo che lo Spirito ci suggerisca questa fierezza, e il mondo ne guadagnerà.

GCM 22.01.12