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Amore e casta

Una chiesa gerarchica e clericale, può essere la chiesa di Gesù?

La domanda non è oziosa, e molti autori conosciuti e ancor più gente sconosciuta si domanda se la chiesa è ancora di Gesù. Forse una prima distinzione è d’obbligo: la chiesa oppure questa chiesa.

Gesù ha fondato la “sua” chiesa, alla quale ha assicurato la sua presenza fino alla scomparsa del tempo. Senza chiesa, non c’è Gesù in terra oggi.

Perciò la domanda è chiara: questa chiesa, congegnata come è oggi, è la presenza di Gesù? Altra domanda: Gesù nella chiesa, sarebbe arrivato a noi senza “questa” chiesa? Senza queste confessioni cristiane, così frastagliate e differenti?

Perché la tradizione cristiana degli apostoli, che creano vescovi come loro successori, ha trasformato i vescovi in gerarchi? La gerarchia è istituzione apostolica, o traduzione suggerita dall’evolversi dei tempi e delle circostanze? Il “pascolare le mie pecore” perché ha creato la casta, oltre che la funzione verso tutto il corpo?

La funzione è necessaria al corpo. Già Paolo combatteva la casta, quando diceva che la testa non poteva far a meno delle gambe. Affermava funzioni, non preminenza.

Oggi ci troviamo ad avere la casta dei chierici e della gerarchia. Sbarazzarcene o influire sulla riconversione della casta in funzione di amore? E convertire tutte le membra del Corpo di Gesù, in funzione di amore. Anche noi, che non ci viviamo quale casta, siamo chiamati a vivere la nostra funzione di amore verso la casta, perché senza amore né noi né la casta siamo autentiche membra di Gesù.

GCM  01.09.10