Le religioni si oppongono alla fede.
La religione ufficiale degli Ebrei si oppose crudelmente a Gesù rivelazione del Padre.
Le odierne religioni ebraica e musulmana, induista e cinese, laicista e neoliberista, si oppongono alla fede.
Senza religione, cioè senza uno scopo principale della vita, nessuna persona vive. Il sentimento religioso, insito dentro di noi, abbisogna di innalzare a divinità gli scopi, le necessità, le passioni della vita.
La paura creò gli dei, dicevano i latini. La necessità di un aggancio a un ideale, si getta su ogni oggetto che appare superiore o rassicurante, e che risponda a qualche nostra esigenza. Da qui nasce l’idolatria, e quella nuova forma di idolatria che è il laicismo.
Le religioni si oppongono alla fede e la combattono.
Perfino nel cristianesimo si attua questa opposizione.
Infatti la fede in Gesù, si servì della religione per esprimersi e perpetrarsi nel tempo. Però quando la religione da serva della rivelazione, pretese di essere padrona della rivelazione, costringendola a esser semplice parte della religione, la fede subì un progressivo soffocamento in molti credenti. L’esaltazione indebita della religione, nasconde e indebolisce la fede autentica.
Per esempio, quando alcune devozioni oscurano il centro, l’Eucarestia e il Vangelo, conducono spesso a quell’antirivelazione che è il fanatismo, ossia l’attribuzione, esplicita o latente, di poteri divini a chi, e a ciò, che divinità non è.
Ridurre la religione (non abolirla, evidentemente!) per lasciare spazio alla rivelazione e alla fede. A questo può e deve servire la laicità cristiana.
GCM 21.05.09