HOME

Home > Chiesa UMANA > Articoli 2009 > Chi sta in alto


Chi sta in alto

Ho sempre udito dire che chi sta sopra di noi, vede delle cose che noi non vediamo, ed è obbligo sottometterci alle sue decisioni.

Non è vero. Per esempio,  sopra i tedeschi imperversava un certo signor Hitler, e sopra Giuseppe da Copertino, comandava una certa Santa Inquisizione.

Obbedire a occhi chiusi a chi sta sopra di noi è un modo eccellente per non assumere le nostre responsabilità, compresa quella di non sottometterci.

Può anche darsi che chi sta sopra di noi veda delle cose che noi non vediamo. Di fatto chi sta sui monti vede un bellissimo e vasto panorama, ma non vede il cane che mi sta azzannando.

Chi sta in alto vede cose che noi, tapini, non vediamo. Però egli non vede  le cose che noi vediamo. Chi sta in su, è un povero uomo limitato come chi sta in giù.

Entriamo nella tragedia di molte persone: figli, soldati, operai, frati e suore. Perché chi sta in alto non si degna di colloquiare con chi sta in basso, prima di disporre anche un solo passo dell’inferiore.

E’ troppo facile il dire: ho pregato (quando chi sta in alto prega) e ho visto ciò che tu devi fare. E’ una scappatoia per scusare le proprie malefatte.

Solo Gesù pregava davvero, perché solo lui era in contatto con il Padre. Gesù, dopo una notte di preghiera, sceglie i dodici, che sarebbero diventati i suoi collaboratori più stretti.

Gesù pregava, non per risolvere i problemi di come vessare il prossimo comandando, ma per scoprire la volontà del Padre.

Solo Gesù, nel decidere per sé e per gli altri, vedeva dall’alto e dal basso contemporaneamente. Era Dio e uomo. E ai suoi apostoli lasciò l’incarico di predicare e di confortare la fede delle persone.

GCM02.10.08