HOME

Home > Chiesa UMANA > Articoli 2008 > Quale messa? 1

Quale messa? 1

L’altro criterio per giudicare una messa, è la qualità. Qualità di presenza. di partecipazione, di conduzione.

Presenza. La qualità è soprattutto desunta dal “bisogno di messa”. L’obbligo, almeno domenicale presso i cattolici di rito latino o ambrosiano, della messa festiva è il  gradino iniziale della qualità di partecipazione. E’ il minimo di qualità.

Penso a quei genitori afflitti, perché il figlio non frequenta più la messa. A questi si chiede: “Quando il bambino era piccolo, voi tornavate a casa da Messa, con tanta contentezza di esserci stati, che il bambino intanto si faceva l’idea di quanto bella era la messa, se il papà rientrava a casa così felice?”.

La qualità della presenza nasce sì dall’obbligo, ma soprattutto dal bisogno di partecipare, bisogno talmente profondo da diventare quasi incoercibile. “Partecipare a messa mi diverte” ho sentito dire.

Partecipazione.

Sì partecipazione ai riti, ai canti, alle preghiere. Ma la partecipazione più semplice e autentica risponde a una domanda: “La Messa la vivo mia? Faccio io, assieme con tutti, la mia messa?”. Fare messa, non assistere.

Partecipare, perché la messa è prima di tutto un incontro. Una tendenza di alcuni teologi è sottolineare la messa come adorazione. Gli stessi teologi che affermano come la messa (il sacerdozio cristiano incluso) nasce dall’Ultima Cena.

L’ultima cena di Gesù non fu cena pasquale, ma cena d’addio, con il pasto trasformato in presenza. L’adorazione si faceva al tempio.

Partecipare, guardarsi in faccia, ringraziare Dio assieme, assumendo la stessa particola.

GCM 19.08.08