HOME

Home > Chiesa UMANA > Articoli 2005 > Luogo sacro 4

Luogo sacro 4

Un fenomeno si rivela spesso: il passaggio lento dalla funzione all’edificio, che specifica la funzione e la stabilizza, fino al punto di dimenticare la stessa funzione.

Questo fenomeno è comune, a iniziare dalle case. Uomo e donna si incontrano e si uniscono con la funzione di creare una famiglia; per creare una famiglia urge avere un ambiente dove abitare; ma spesso la casa è tutto ciò che resta tra i coniugi, che perdono il gusto di vivere assieme al semplice scopo di vivere assieme e non di litigare come coniugi separati.

Il comune medievale era radunato all’aperto, dove si destinava un luogo (brolo) per le adunanze. Sul brolo o accanto al brolo si costruì un edificio (il broletto) per svolgere meglio la funzione di raduno e di aiuto al popolo. Poi il broletto divenne proprietà del signore, che troppo frequentemente si disinteressò (e si disinteressa!) delle autentiche necessità del popolo.

Il francescanesimo primitivo aveva dei luoghi dove semplicemente i frati dispersi convenivano per incontrarsi, per rifocillarsi, per dormire. Il luogo del convenire (convento) a poco a poco divenne stabile e ben costruito, e non sempre servì al “raduno” della fraternità, per trasformarsi in una dimora per “professionisti” (o “professi” come si dice).

La Chiesa all’inizio era un luogo dove si radunavano i “chiamati” (ecclesia). Il luogo era secondario e, spesso, non stabile. Poi il luogo si sacralizzò e divenne un edificio stabile, fino a essere esso “chiesa”. La funzione di raduno fu spesso sostituita da quella del culto, e non raramente  divenne simbolo del potere del principe e del vescovo, che ivi inviavano una specie di ispettore di quel popolo (plebs o pieve), con il titolo di “pievano”.

GCM 07.10.05