HOME

Home > Chiesa SACRAMENTI > Articoli 2011 > Messa divertente

Messa divertente

La messa mi diverte.

Quando espressi questa mia convinzione, i miei colleghi rimasero perplessi. Forse qualche rotella del cervello mi si era arrugginita. Passare per divertimento il severo “sacrificio della Messa” era giudicato almeno una profanazione, un sacrilegio!

Che colpa ne ho io, se mi piace ascoltare la parola di Dio che illumina e conforta, ricevere Gesù che mi salva e “mi custodisce per la vita eterna”, unirmi nella preghiera e nell’assunzione di Gesù con altre persone che credono?

Mi piace, ne sono contento, mi diverto, quindi.

Mi sentivo abbastanza solo, tra persone e tra libri che vedono la messa come il sacrificio di Cristo... e spesso come un loro sacrificio, a giudicare da come corrono per finire quanto prima la messa.

Poi, a causa delle mie ricerche, mi sono imbattuto in questa frase: “Per i sacerdoti (che celebrano quotidianamente la messa) il carnevale è tutti i giorni, mentre per i secolari cade una volta l’anno”.

Un capo scarico, un digiuno di teologia, una persona che non capisce nulla di Dio?

Forse no. Si tratta infatti di S. Giuseppe da Copertino, un mio fratello del ‘600. Lui fin dal ‘600 mi aspettava per avvalorare la mia posizione, i miei sentimenti.

Io sono distante sideralmente da lui. Egli si dilettava tanto nella messa, che vi si intratteneva anche ore, spessissimo entrando in estasi.

Io non sto troppo a lungo nella celebrazione della messa, sebbene mi piaccia celebrare lentamente... e non entro mai in estasi. Eppure mi diverto.

GCM 8.12.10, pubblicato 06.02.11