La dieta

Desta meraviglia chi è a dieta e non presenta malattie. Invitando a una cena fuori casa, è sorprendente sentir declinare l’invito con un “Sono a dieta”. Chi pronuncia questa frase notoriamente sta bene, è attivo, è vivace. La sorpresa: come è possibile che uno che sta bene sia a dieta!

Raramente si fa un semplice ragionamento all’inverso: si sta bene, proprio perché si segue una dieta salubre.

Evidentemente ci sono due specie di diete: quella per mantenersi sani e non ammalarsi, e quella per curare la malattia. La prima è seguita dalle persone prudenti e intelligenti. La seconda è seguita, non raramente, da chi non è stato prudente e intelligente!

Una dieta preventiva si trasforma in uno stile di vita, sano e regolato, sereno e senza stravizi. Dieta preventiva che è, se si vuole, una medicina rinfrescante.

Che sia questo lo scopo della comunione quotidiana? Una dieta preventiva, più efficace di una penitenza riparativa. La penitenza serve a ricuperare. L’Eucarestia serve a rafforzare e a rilanciare.

L’Eucarestia frequente, voluta già da Pio X, veniva data ai bambini solo quando raggiungevano l’età scolastica. L’obiezione che proclamava che i bambini a quell’età non capivano niente, era tenuta in molto rispetto. Però ci si chiede:”Perché, gli adulti capiscono qualche cosa dell’Eucarestia? Che cosa ne sanno, se la trascurano?”

Proprio la frequenza all’Eucarestia aiuta a capire progressivamente la stessa Eucarestia. Come ogni azione che si ripete, ogni sport che si esercita.

E’ meglio conservare le forze, stimolandole e aiutandole, anziché lasciarle indebolire fino a dimenticarne l’energia.

GCM 21.04.11, pubblicato 12.09.11