HOME

Home > Chiesa SACRAMENTI > Articoli 2011 > Contatti d’amore

Contatti d’amore

Leggo: l’Amore di Dio non si può scoprire attraverso il sapere, ma solo attravareso l’Eucarestia.

L’abbandono, sempre più generalizzato, della pratica, trascina, come conseguenza, un impedimento a entrare nel contatto con Dio che ama.

 La conseguenza non è rituale, ma essenziale. Pochi di noi se ne accorgono. Infatti non precede la remissione della fede, ma l’abbandono dell’Eucarestia. Non si abbandona perché non si crede, ma si perde la fede perché si abbandona.

La civiltà dei consumi ha trovato la strada per spargere l’ateismo: distrarre dall’Eucarestia, per seminare ateismo. Con l’ateismo cresce il guadagno del commercio, fino a che il commercio scoppia, fa scoppiare le nazioni che entrano in default, e così si rimane senza soldi, senza Eucarestia e senza Dio.

Forse uno dei fattori di abbandono dell’Eucarestia è anche la sua “amministrazione”. Le regole del culto, imposte al raduno, soffocano le esigenze del cuore. Molti “osservano il precetto della messa”, ma non s’incontrano con Gesù. Molti preti s’affrettano a dire tutte le parole, più o meno distrattamente, ma senza avvertire e far avvertire una presenza. E la gente è stanca di semplici formalità, che già diluviano nella vita di tutti i giorni.

Scoprire l’amore di Dio nell’Eucarestia è l’unica via per scoprire davvero l’amore. Perché la vita deve fluire nella vita di Dio: a questo siamo destinati. L’amore deve fluire nell’amore. E l’unico passaggio verso l’amore, è soltanto l’amore.

E non c’è un amore più grande che dare la vita per l’amato. “Questo è il mio corpo, che è per voi”: dice Gesù.

GCM 28.07.11, pubblicato 03.11.11