Incontro d’amore L’amore di Dio e l’amore a Dio, lo Spirito Santo l’amalgama. Con il suo intervento semplicissimo, che consiste nell’essere se stesso.
L’amore di Dio ci raggiunge ogni momento. E’ sufficiente che noi sostiamo un istante e Gli diciamo “Ci sei!”. E il suo esserci è solo amore. Il nostro amore raggiunge il Padre ogni momento, perché lo Spirito prega in noi con sussurri impercettibili. Basta che sostiamo un istante e “crediamo” a questo sussurro per trovarci nel pieno della Trinità. L’influsso dello Spirito tiene unita la Trinità nell’Amore, e tiene unito il Padre a suo Figlio e ai suoi figli, divenuti Chiesa, ossia Corpo di Cristo. Quest’ amalgama di amore di Dio e degli uomini, non solo avvolge il credente, ma ogni uomo “del beneplacito” (=che Egli ama). E allora noi, avvinti a Dio, ci lanciamo nell’amore per tutti. Dio non può odiare ciò che ha creato: ama tutti. E’ felice se la creatura lo ama, rispondendo al suo Amore. Amare: unirsi a chi è amato. E ci si unisce in infiniti modi. Uno di questi è il credere a Gesù (“Paolo, perché perseguiti me?”, l’altro è beneficare (“Quello che fate al più piccolo, lo fate a me”), poi il contemplare (“Chi vede me, anche nel povero fratello, vede il Padre”), l’accordarsi per compiere il bene, il pregare. Pochi sono convinti che preghiera e amore coincidono. Perché uniscono. E non la preghiera sublime, ma l’umile e disadorna preghiera quotidiana. La preghiera è la manifestazione più immediata ed esplicita dell’amalgama tra l’amore di Dio e l’amore a Dio. Ogni preghiera si unisce al sussurro dello Spirito, che intercede per noi. GCM 30.08.07
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