HOME

Home > Chiesa SACRAMENTI > Articoli 2005 > Vita oggi

Vita oggi

Noi aderiamo a Gesù. A Gesù vivo, non allo scheletrito ricordo di lui.

La nostra adesione a Gesù è adesione totale, qui nel presente. Aderiamo a lui, accogliendo la sua parola e nutrendocene. Il Vangelo è la nostra verità.

Eppure noi, cattolici, non siamo la religione del libro, come vorrebbero i musulmani. Giustamente già qualche scrittore cristiano dell’antichità, osservava che, anche se andassero distrutti tutti i libri del Vangelo, il cristiano vivrebbe ancora la sua fede.

Il Vangelo di Gesù non è il libro sul quale ci fondiamo, come pensano non pochi riformati, ma è un “derivato” della presenza di Gesù tra di noi. Questa presenza è confermata e attivata dall’Eucarestia. L’Eucarestia rende presente oggi, tra noi e in noi, quel Gesù che disse e dice la sua Parola.

I musulmani si radicano nel Corano, che citano continuamente (e unicamente!), ma non sono capaci di basarsi sulla persona attuale e attiva di Maometto: egli è morto e oggi di lui è possibile soltanto il suo ricordo, tra i suoi fedeli.

Solo i cattolici, nell’Eucarestia precipuamente, si riferiscono a una persona presente qui e ora. Dall’Eucarestia desume la propria vitalità e la propria dinamicità anche la Parola di vita.

Se noi viviamo il Vangelo come una verità valida ed efficace, questo non avviene per la vivacità del nostro ricordo, ma per la vitalità del Cristo presente.

Il nostro riferirci a Gesù non è un riferirci a lui indirettamente, tramite gli scritti evangelici o del Nuovo Testamento, ma unirci a lui in presa diretta, soprattutto nell’Eucarestia, dalla quale deriva ogni vitalità nella Chiesa.

GCM 08.07.05