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Indegno di verità

Essere indegni della verità: è una disgrazia che cade sulla testa di chi non sa ascoltare.
     Gesù rivolse una domanda a coloro che gli facevano un'inchiesta su chi l'avesse autorizzato a insegnare nel tempio. Alla domanda di Gesù i sommi sacerdoti si rifiutarono di rispondere. "Neanch'io rispondo alla vostra domanda" disse Gesù, sapendo che la sua risposta non sarebbe stata capita e accolta. I suoi interlocutori erano indegni della verità, che perciò gli era negata.

Nella nostra esperienza quotidiana incontriamo persone indegne o incapaci di verità.
     Io incontro il tipo che, appena io dico una frase, senza aspettare che io spieghi, ha subito una frase pronta per contraddirmi: ecco una persona disgraziata, incapace di verità.
     Io mi trovo in un gruppo che mi è ostile, cerco di spiegare una mia posizione, qualcuno del gruppo si mette a urlare, per farmi tacere: "Tu vuoi sempre aver ragione". Devo tacere. Eppure... se io avessi ragione? Ecco un gruppo indegno di verità.
     Una persona mi interroga, io cerco di indicare soluzioni, ma questa persona prima ancora che io termini la prima frase, mi butta in faccia la sua soluzione. E' incapace di verità.

La nostra società è incapace, indegna di verità. Essa sta impedendo gli spazi del silenzio e della riflessione. Fare, fare e fare ancora, per non concedere spazio al pensare. Fornire di spettacoli, di divertimenti, di corse alla ricchezza e all'ambizione, pur di impedire alle persone di raccogliersi e di meditare.
     Una società, che con la pubblicità rende le persone pecore in un modo peggiore di come i regimi totalitari rendono pecore i sudditi, è una società indegna di verità, e già tarlata e purtroppo destinata al crollo.

GCM,  15.12.03