Ancora fondamentalismoSto leggendo, in questi giorni, Oriana Fallaci "La rabbia e
l'orgoglio". Di quanta verità è capace questa scrittrice! Quante cose
viste e previste! Che angosciato grido di allarme! Nel suo modo di
arrabbiarsi mi ricorda le invettive di Papini e di Giuliotti, e qualche
eco di "Maledetti toscani" di Malaparte.
La scrittrice grida
l'allarme contro il fondamentalismo islamico, e mette in seria guardia
contro la cultura islamica (forse Berlusconi è stato alla scuola della
Fallaci). Ella desidera svegliare gli italiani e l'Occidente, affinché
si difendano da un pericolo imminente. La sua sveglia agli italiani non
assomiglia all'allarme di un comune orologio, ma allo squillo di tromba
in una camerata di caserma.
Sembra quasi che voglia combattere un
fondamentalismo becero e menzognero, con uno stile altrettanto
fondamentalista. Sembra che voglia raffreddare l'acqua bollente,
versandovi altra acqua bollente. Non è sufficiente osservare nel Medio
Oriente le due acque torride: Israele e OLP?
Che la Fallaci
sia invaghita dell'Italia è patente. E poi cerca di consigliare il Papa
a non usare termini di riconciliazione con l'Islam, infido e sornione
conquistatore. Al Papa suggerisce, lei atea e laicista, di usare forme
violente. E ciò mi sembra conseguente con la sua logica. Anche i nostri
bisnonni romani usavano questo metodo.
Come mai i nostri bisnonni
sono scomparsi, e la Chiesa mite e martire (togliamo la parentesi delle
Crociate) è rimasta ancora vegeta, anche con buona pace della Fallaci?
Come mai i barbari a poco a poco si sono integrati con i resti del
mondo romano (perdoniamo a Carlo Magno i suoi scempi di popoli), senza
cannoni?
La risposta, che il Papa onora, ci viene da Gesù. A
due suoi collaboratori, che volevano invocare fuoco dal cielo (e allora
non c'erano i bombardieri, che pretendono di essere intelligenti!),
contro chi li aveva scorbacchiati, Gesù disse semplicemente: "Non
sapete di che spirito siete!".
Il Papa segue questo spirito. Abbia pazienza, Signora Fallaci, ma il Papa è cristiano (almeno sembra), non è Bush.
GCM, 18.07.03
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