HOME

Home > Societa' RIPENSARE > Articoli 2002 > Indebita ingerenza

Indebita ingerenza

      Ogni volta che il Papa, o un vescovo, o anche un religioso, proclamano e rivendicano un valore morale, consono con la Parola di Dio e distante dalla morale laica, troviamo il benpensante di turno ingenuamente scandalizzato: "Questa è un'ingerenza indebita del Papa nel campo civile!".

      Forse quel benpensante, di qualunque colore o collocazione politica egli sia, non ricorda che anche all'inizio del cristianesimo i cristiani facevano "indebite ingerenze" pronunciandosi contro la schiavitù o l'infanticidio, fino a essere uccisi dalla giustizia umana a causa delle loro indebite ingerenze.

      Però, ciò che rende più commovente l'ingenuo scandalo del benpensante, è che, proprio mentre egli protesta contro l'indebita ingerenza del Papa nel campo civile, egli a sua volta sta commettendo un'indebita ingerenza in quello religioso.

      Ma ai benpensanti tutto è permesso in nome della ragione e grazie alla libertà di opinione, diritto questo che essi negano al Papa. Il Papa dovrebbe essere meno uomo di un benpensante nostrano. E questo grazie alla parità dei diritti di ogni uomo.
      Per il mio senso logico c'è qui qualche cosa che stride. Forse l'ingenuo benpensante non ha un udito perfetto, e perciò non s'accorge dello stridore. Peccato!

GCM 04.02.02