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Tecnica e sicurezza

     La fiducia nella tecnica nasconde una doppia faccia: tecnica al servizio e tecnica padrona. La tecnica è analoga al denaro: se lo sai usare, ne sei padrone; se non lo sai usare, ne diventi schiavo.

     Ho costatato, sia in medicina che in psicologia, la doppia faccia della tecnica.
     Medici e psicologi, dediti all'incontro e disposti al dialogo, hanno fiducia nei propri mezzi personali e nelle proprie intuizioni. Alla tecnica chiedono solamente delle conferme. Soprattutto l'arte psicologica si fonda sul colloquio, sull'ascolto, sull'attento e paziente svolgimento dell'incontro.  

     Lo psicologo, o sedicente tale, che attende i risultati dalla tecnica e si fa forte di essa, è schiavo della tecnica e affida a essa - e non alla bellezza dell'incontro - la sicurezza del risultato.

     Quando la tecnica prevale, il dialogo si impoverisce, l'umanità si eclissa, le relazioni umane si raffreddano. Questo avviene perché il cosiddetto psicologo è immaturo e povero di umanità. Il ruolo, in questo caso ( e con esso la tecnica), predomina sulle qualità umane.

     Quanto più uno esaspera la tecnica e moltiplica gli strumenti, tanto meno è disposto a implicarsi nel processo rigenerativo delle persone.
     La tecnica al servizio delle persone è usata con oculatezza e anche con parsimonia. Perciò è più efficace e produttiva. Infatti le persone non vengono accostate opportunamente grazie a perfetti protocolli, ma grazie a ricchezza umana.

GCM 03.02.01