HOME

Home > Percorso META > Articoli 2004 > Simili a Gesù

Simili a Gesù

I monaci egiziani del deserto consigliavano di iniziare con "l'autopsia". Cioè con il guardare (cercare) se stessi. Visti se stessi, si può anche vedere Dio ed entrare nella gnosi (contemplazione diretta della verità). E' questo un itinerario ascetico, che cerca di raggiungere la gnosi, comunque la si voglia intendere.
     Eppure c'è un'intuizione di verità psicologica in questo procedimento, verità che è molto agevole da costatare. Infatti quanto più scopriamo la nostra umanità, tanti più mezzi acquistiamo per scoprire l'umanità di Gesù, e attraverso questa la sua divinità e il Padre.

Scoprire la propria umanità non può arrestarsi al notare e catalogare le emozioni: mi piace questo, m'annoia quest'altro, adoro quel cantante, odio il terrorista. Purtroppo la maggior parte delle nostre azioni e reazioni sono impigliate dentro la trappola delle nostre emozioni E' troppo poco per scoprire noi stessi, e, per conseguenza, scoprire le analogie di Gesù con la nostra psiche.
     Urge procedere, andare alle radici delle stesse emozioni, ai sentimenti, alle motivazioni, al magazzino dei nostri vissuti, allo scopo del nostro essere uomini e donne, al destino ultimo della nostra vita.

Quando lo spaccato della nostra persona comincerà a schiarirsi, allora sentiremo l'analogia tra i nostri desideri e quelli di Gesù, tra le nostre aspirazioni e quelle di Gesù.
     A questo punto potremo confrontare le risposte che noi diamo ai nostri desideri, e quelle che Gesù dà ai propri desideri. Dal confronto scorgeremo la vitalità eterna delle risposte di Gesù e saremo da esse affascinati e stimolati.
     Allora scopriremo tutta la vastità della nostra debolezza: vedere cose immense, approvarle, eppure starnazzare basso. Volgendo lo sguardo al Padre, ci accorgeremo che per lui nulla è impossibile, e ci prepareremo all'azione dello Spirito Santo.

GCM  04.09.03