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Amore e libertà

Quando siamo liberi? Come misurare lo spessore della nostra libertà? Due parametri ci aiutano a misurare la nostra libertà. Uno oggettivo, e uno soggettivo.

Gesù dice: "La verità vi renderà liberi".
La verità è la prima qualità della libertà. Una libertà fondata sulla menzogna grande o su quella menzogna serpeggiante che è l'illusione, è una libertà fasulla.
La verità è l'accettazione della realtà in ogni sua dimensione. Realtà di noi, del mondo, degli altri, di Dio. Mancando una di queste dimensioni, la libertà diventa un fallimento o un danno.

La libertà di danneggiarci (per esempio, fumo, alcool, droga, orge ecc.), la libertà di danneggiare la natura (consumismo e smog), quella di danneggiare il prossimo (tirannia di popoli o di persone), quella di escludere Dio (ateismo o laicismo) sono libertà illusorie, quindi eutanasia di libertà.

L'amore è l'altra qualità intrinseca della libertà.
L'amore è il criterio, cui ciascuno di noi può ricorrere per misurare lo spessore e il criterio della propria libertà.
Sto pensando ai mille adolescenti che reclamano la propria libertà "contro" i genitori, ai fondamentalisti che credono di costruire la libertà sui cadaveri degli altri; ai mariti e alle mogli che reclamano la propria libertà a scapito del partner; a molti altri...

Se ci crediamo liberi, e nel nostro cuore albergano risentimenti, odio, rancore verso gli altri, la nostra libertà è di là da venire.
Solo l'amore vidima l'autenticità della nostra libertà. Lo Spirito di Dio è lo Spirito della libertà, della verità, dell'amore.
Invochiamo lo Spirito, anche per essere liberi.

GCM 20.04.04