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Caro laicista

     Che tu ti opponga al clero, è comprensibile. Infatti tu temi il "potere" del clero e, a torto o a ragione, lo combatti. Forse, però, tu non hai conosciuto i santi, parte dei quali sono anche nel clero.
     Ma che tu ti opponga a Dio, è meno comprensibile. Non puoi misurare il tuo presunto potere con quello di Dio.
     Vuoi che Dio non intervenga nella tua vita. Sei ben libero di volere tutto ciò; però anche Dio è libero di non accondiscendere al tuo volere.

     Per opporti a Dio, Padre di ogni bene, tu perfino compi delle opere umanitarie, proclamando che in esse Dio non ha posto, che tutto è frutto tuo, che tu sai produrre benefici agli uomini, senza il concorso di Dio. Sei libero di proclamarlo, e Dio è libero di infiltrarsi nel tuo beneficare, come e quando gli garba. Non lo puoi estromettere. Tu non riesci a condizionare Dio. Non lo condizionasti, quando ti creò, figurarsi se lo condizioni adesso! Non lo puoi condizionare, quando tu compi il bene, perché Dio non può rinnegarsi. Lui è Amore e si trova a operare là dove viene compiuto il bene.

     Scostare Dio da te. È una tua illusione. Tanto meno lo scosti da te, quando tu compi un atto di amore verso qualcuno.
     Verrà anche per te il momento di morire, e allora come te la caverai?
     E proprio allora saprai quanto il Padre ti sia stato accanto. Tu temerai, e invece il Padre ti rincuorerà: "Quando tu compivi il tuo piccolo bene e tentavi di scacciarmi da te, io restavo lì, perché tu mi stavi sfamando, dissetando, vestendo. Tu mi cacciavi con la tua immaginazione e intanto mi abbracciavi con la tua mano.

     Caro laicista, perché non prendere coscienza della presenza di Dio nella tua vita, già da ora?

GCM 14.01.01