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Beati i miti

Il trascorrere del tempo ha avvicinato due avvenimenti, che scossero il mondo: il Giubileo 2000 e l'11 Settembre 2001.
Sono due facce del mondo: l'invito alla conversione e la vergogna della vendetta. L'uomo che riconosce se stesso limitato e peccatore da un lato, e l'uomo che conosce nell'altro un nemico.
Giubileo: contrimento e polverizzazione del mio cuore. 11 Settembre inizio di una catena per polverizzare l'altro.
Umiltà da coltivare, orgoglio da accontentare.

Sono le due logiche della storia. Gesù che chiama all'umiltà davanti a Dio e all'uomo. La cattiveria umana che stimola ad esaltarsi, distruggendo gli altri, quando si presentano scomodi alla voglia di dominio.

Nonostante le nostre paure e le nostre debolezze, noi siamo convinti di seguire Gesù.
Certamente non vinceremo sugli altri, certamente non imporremo la "nostra civiltà dell'amore". L'amore ci rende felici perché è sempre in perdita. L'amore è donarsi, è svuotare i nostri ripostigli, per respirare più liberi, e sorridere al sole.
L'amore, vissuto con Gesù, non ci rende vittoriosi nel mondo, ma liberi sì. Infatti anche noi con Gesù non ci si fa servire, ma ci si mette al servizio. Il padrone è fatalmente schiavo dei suoi schiavi.

L'umile è tranquillamente libero, anche di fronte al proprio persecutore.
Se il nostro persecutore ci tormenta giorno e notte, e noi, coscientemente o inconsciamente, vogliamo resistergli, gli siamo ancora soggetti psichicamente.
L'umiltà rende liberi, perché non ci sottomette all'uomo, ma solo a Dio.
Beati i miti: possederanno la terra!

GCM 24.02.02