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Nell'amore

Far la verità nella carità. E' una frase del Nuovo Testamento.
     Una sua interpretazione corrente indica che nel dire la verità, anche quella più scabrosa, è necessario usare la carità.
     Altra interpretazione: la verità si trova soltanto nell'amore. Fuori dell'amore, la verità si scolora e si sperde, trasformandosi in semplice enunciato privo di carica vitale. Solo l'amore rende la verità reale, perciò confacente anche all'intelletto.
     Altra interpretazione: se io ascolto con amore la verità, questa entra in me tramite l'amore e mi edifica. In questo caso quel "nella carità" (in caritate), è di indole strumentale: se tu usi l'amore, questo ti porta alla verità.

Dio esprime se stesso, dona la propria realtà, comunica la propria verità, perché ama. Perché ama, e solo perché ama, genera eternamente il Figlio, che è il proprio "Verbo" (pensiero, progetto, espressione...).  

Senza amore Dio non si esprime. Nell'amore si esprime. Nell'amore e per amore Dio si rivela, e crea il mondo. Soltanto la cifra dell'amore ci aiuta a trovare la spiegazione e l'interpretazione e la giustificazione dell'universo. E' una cifra non misurabile, perché divina. Però in quanto noi riusciamo a "utilizzare" questa cifra, entriamo nella scia di Dio.
     Per amore Dio ci raggiunge, nell'amore noi, liberi, lo accogliamo. Lo accettiamo anche con la logica, con il pensiero. Ma, in questo caso, noi accettiamo solo l'immagine di Dio. Se apriamo il cuore, allora accogliamo la presenza di Dio. Perciò per mezzo dell'amore realizziamo la "verità" (l'emet, la realtà di Dio).
     Con l'amore accogliamo la verità del prossimo: la sua persona e la sua parola, che entrando in noi ci arricchisce. Tutti abbiamo fatto l'esperienza di accettare con amore chi ci parla di Dio (predica!) anche se ignorante. Infatti è il nostro amore che feconda la sua parola.

GCM, 29.08.03