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Olismo

Mi fece sorridere - ma sotto i baffi per non scatenare le ire dei sempliciotti - quel tale che, dopo essersi vantato di rispettare la salute dei sani e le malattie dei malati, rovesciò sul capo di un malato un'ingiusta umiliazione, accentuando l'umiliazione con un'arrabbiatura ad alta voce. Nella sua ingenuità egli s'illudeva di rispettare le malattie fisiche, mentre stava imperversando sulle difficoltà psichiche.

Evidentemente non gli era entrata in testa la verità dell'olismo, ossia della globalità della persona. Se si colpisce il corpo, tutta la persona ne risente. Infatti è difficile udir cantare a squarciagola e sorridere una persona ghermita dalle coliche intestinali o da forti emicranie.
     Però è meno stimato il reciproco: cioè, se si colpisce la psiche, anche il fisico ne risente. Nel caso, sopra ricordato, quell'ingenuo non s'accorgeva di incidere sull'indebolimento delle difese immunitarie del colpito. Questi infatti pochi giorni dopo ebbe una chiara dimostrazione, a livello cutaneo, della diminuzione del sistema immunitario.

L'olismo: tutto ciò che fa parte della persona riguarda tutta la persona al suo completo. Certe emicranie, che non si sa da dove vengono, sono lì a indicarci che qualche settore della nostra persona si è inceppato. L'arresto della digestione non è forse dipeso da un'arrabbiatura? Il cancro non è stato favorito da un superlavoro ansioso?

È vero: mens sano in corpore sano. Ma è vero anche il reciproco: corpus sanum in mente sana.
     E la mente, per essere sana, deve attuare ogni sua dimensione, anche quella della fede.
     Una ricerca americana ha notato che gli anziani, i quali frequentano la chiesa, vivono più a lungo dei loro coetanei non praticanti. Un bene non solo per la vita eterna, ma anche per quella temporale.

GCM, 29.06.03