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Coriacei all'amore

Incontro quotidianamente persone aggressive e distruttive. Sono infelici, pur illudendosi di essere a posto (e intanto continuano a divorare cibi e a divertirsi con giochi infantili). Sono distruttivi, perché non sanno amare.
     Non sanno amare, perché non si sentono amate. Anche da adulti ritornano spesso dalla madre, quasi per acquistare un amore che non conoscono.
     Non sanno amare, perciò distruggono cose, persone e opere delle persone.

Il danno peggiore per loro non è quello di non saper amare, ma è quello di non conoscere l'arte di essere amati, e per conseguenza non riuscire ad farsi amabili.
     Quando sembra che finalmente sono entrati in contatto con una persona (il contatto è la porta dell'amore), in realtà giocano con quella persona, si servono di essa per trastullarsi, cioè distruggono anche quella persona nella sua dignità. Nella loro bocca l'ironia si trova di casa.

Sono quindi impenetrabili all'amore? Sono condannati ad essere distruttivi, ironici, polemici per tutta la vita? Dovranno soltanto essere sopportati?
     Queste domande fanno tremare, ma non sono peregrine.

Di fronte a chi non si lascia amare, noi uomini e donne ci stanchiamo nel tentativo di mostrare e dare affetto. Quanti divorzi perché almeno uno dei due coniugi non ha mai amato e non si è lasciato amare!      Quanta disperazione e indurimenti di sentimenti!
     Ma c'è uno che non si stanca di amare, perché la sua vita è tutta un impulso incontenibile di amore. Lui solo conosce la via del cuore umano, scabroso e imperscrutabile, come dice la Bibbia.
     Noi ci disperiamo davanti a chi non si lascia amare, ci stanchiamo, ci ribelliamo. Ma Dio ama, continua ad amare. Sempre, ora e dopo. La preghiera nostra: insegnaci ad amare e a lodare il tuo amore.

GCM, 07.07.03